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Commenti al testo di Klara Rubino
Olmo

Sei nella sezione Commenti
 

 Klara Rubino - 11/10/2019 08:45:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Grazie Salvatore!
È tutto merito della penna!
La penna cattura e fissa, mentre mi lascio...
Buona giornata!

 Salvatore Pizzo - 02/10/2019 03:54:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Impalpabile la presenza, però tu sai coglierla in tutta la sua luminosità con versi che la rendono ancor più fascinosa...
complimenti

 Klara Rubino - 29/09/2019 14:22:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Grazie Laura, le tue parole mi inorgogliscono e la tua presenza impreziosisce questa pagina.
Un caro saluto ed un augurio di una serena domenica!

 Laura Turra - 29/09/2019 07:22:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Unisco ai precedenti commenti anche il mio apprezzamento per questa tua poesia. Quando ti leggo, ascolto la musica dei tuoi versi. Mi immedesimo. Qui ho sentito chiara quella “voce dell’assoluto” che tocca noi, la nostra anima. Ciao, Klara!

 Klara Rubino - 28/09/2019 20:09:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Ciao F. re di donna (anagramma di Ferdinando), l’hai detto: vedere l’invisibile, questo è il senso, quel sole da cercare, l’altro che siamo noi e che è l’infinito, il mondo manifesto ed il mondo non manifesto, l’unione degli opposti, la loro comunicazione, l’equilibrio dinamico eterno, questo è l’assoluto, espresso in 8, 8 , 8.
Come il sole, irradia; è da percepire, l’assoluto, da godere, dispargendo se stessi e la propria ragione, i propri attaccamenti, come le foglie di un olmo che il vento scuote si staccano da esso. E l’olmo si fa sempre più saldo, affondando le radici nella profondità terrena.

Grazie infinite Rosa Maria, grande è la stima che nutro in te e nei tuoi versi.

 Rosa Maria Cantatore - 28/09/2019 18:44:00 [ leggi altri commenti di Rosa Maria Cantatore » ]

affascinanti, misteriosi versi...
Proprio belli, Klara.

 Ferdinando Battaglia - 28/09/2019 15:37:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

Un testo di non immediata interpretazione, di cui però si ammira l’ordine metrico ovvero quella ricerca di dare forma, quella forma che rende visibile l’invisibile, udibile l’inudibile; infine, colpisce quella magia dell’io-tu, quell’incanto dello spazio relazionale che si apre all’infinito; quel tu che risponde alla solitudine dell’io e sia fa solo del sul gelo di un’assenza che può ibernare il cuore.

Ciao, Klarissima